Per realizzare le bottiglie in PET del noto produttore di bevande svizzero Rivella serve l’aria compressa e il processo industriale è altamente energivoro. Con il sostegno di ProKilowatt, Rivella si è dotata di due nuovi compressori ad alta pressione che le hanno permesso di ridurre il consumo di elettricità per produrre l’aria compressa.
«Grazie ai nuovi compressori, Rivella risparmia 370 MWh di elettricità all’anno, il che corrisponde a una riduzione di circa il 10% rispetto ai due vecchi impianti e al 5% del consumo complessivo di energia elettrica dell’azienda. Un consumo energetico più basso si traduce anche in minori costi», spiega Monika Christener, portavoce di Rivella.
La strategia di Rivella per l’ottimizzazione energetica
Rivella non si è limitata a sostituire i due compressori esistenti, ma ha anche ottimizzato l’intero processo di produzione di aria ad alta pressione. Grazie ai convertitori di frequenza, ora è possibile ridurre le fluttuazioni nella produzione di aria compressa e regolare con maggiore precisione i punti di funzionamento in cui è necessaria. Questa soluzione garantisce un uso più efficiente dell’impianto e una netta riduzione del consumo energetico.
Oltre all’ottimizzazione dei compressori, Rivella ha installato due nuovi dry cooler per raffreddare, mediante un sistema di raffrescamento evaporativo (adiabatico), l’acqua di raffreddamento riscaldata prodotta durante la compressione dell’aria. Gli elementi di raffreddamento vengono spruzzati con acqua per dissipare il calore residuo in modo più efficiente. Con questo metodo i ventilatori lavorano meno e consumano una quantità inferiore di elettricità.
L’impresa prevede di utilizzare il calore residuo ottenuto per riscaldare i propri edifici. Inoltre, nel sistema di imbottigliamento acquistato di recente è integrata una soffiatrice che funziona a una pressione inferiore, aumentando ulteriormente l’efficienza energetica complessiva dei processi.
Volete saperne di più?
Leggete l’articolo «Come Rivella risparmia energia elettrica durante il gonfiaggio delle bottiglie in PET»